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Come cambia il collezionismo d’arte: una comparazione USA vs. Ita

Secondo “The 2017 U.S. Trust Insights on Wealth and Worth®”, indagine di US Trust, divisione di wealth management e ricerca della Bank of America, il concetto di valorizzazione di una collezione artistica sta cambiando attraverso le generazioni di famiglie e individui UHNW. L’indagine, condotta in America, mostra che circa un individuo Ultra High Net Worth su cinque è attualmente un collezionista. Tuttavia emergono chiare distinzioni demografiche. Le donne, i Millennials (nati tra gli anni 80 e i 2000) e le Generazioni X (nati tra gli anni 60 e 80) sono maggiormente interessati al collezionismo di opere d’arte rispetto alle generazioni precedenti. In particolare i Millennials sono tra i collezionisti maggiormente attivi, che comprano seguendo il valore estetico delle singole opere ma soprattutto considerando i beni artistici come beni rifugio da eventuali volatilità future dei mercati finanziari, rispetto alle generazioni precedenti.  alla ricerca di notorietà e partecipazione ai salotti di artisti e alla comunità del mondo dell’arte. Inoltre, essendo nati in un periodo di forte volatilità dei mercati, considerano maggiormente i beni artistici quali beni rifugio da eventuali volatilità future dei mercati finanziari, rispetto alle generazioni precedenti.  Questa generazione ritiene che il vero valore di un’opera d’arte sia economico e che possedere una collezione possa essere lo strumento per creare e tramandare patrimoni familiari rilevanti. Manca nei più giovani il concetto di rischio, legato intrinsecamente al mercato dell’arte. Rispetto ai loro predecessori, sono infatti molto più disposti ad acquistare opere di artisti giovani invece dei nomi ormai “classici” del contemporaneo, sia per ampliare le dimensioni e la portata delle proprie collezioni private che per rivendere tali opere, aumentando la propria ricchezza. I Millennials sono anche la generazione di collezionisti che si orienta principalmente tramite i propri network nell’acquisto e scelta di opere d’art

e. Sempre meno si affidano a intermediari e gallerie d’arte, andando ad acquistare direttamente dall’artista prescelto.

I collezionisti maturi e i Baby Boomers (nati tra gli anni 50 e 60) invece considerano il mercato dell’arte come poco trasparente e rischioso, rispetto ad investimenti alternativi e il 19% del campione ritiene che sia attualmente in corso una bolla speculativa che è destinata a scoppiare molto presto.

E in Italia?

In Italia la fotografia del collezionismo, presentata nel Report “Collezionismo italiano: generazioni a confronto – 2017” è leggermente diversa. Le nuove generazioni appaiono meno distanti dalle generazioni precedenti in termini di approccio all’investimento in arte. Permane la convergenza sulla scelta di creare collezioni artistiche per gusto personale e passione piuttosto che come investimento finanziario. Cambiano invece le modalità di raccolta e informazione sul mercato dell’arte. Maggiormente digitale l’approccio dei Millennials, più tradizionale quello dei nati tra il 1965 e il 1980.

Non vi sono particolari distinzioni nella scelta di privilegiare artisti italiani piuttosto che stranieri anche se questi ultimi vengono maggiormente valorizzati dai Millennials.  Al primo posto nelle collezioni si trovano principalmente Dipinti (62%), seguiti a molta distanza dalla Fotografia (10%) e dai Disegni (9%). Queste ultime tipologie di opere vengono principalmente acquistate dai collezionisti italiani più giovani e sono meno presenti nelle collezioni della Generazione X. Entrambi gli esponenti delle due generazioni affermano di non frequentare o partecipare saltuariamente alle fiere italiane e internazionali e le gallerie d’arte. Rispetto ai colleghi americani, i Millennials italiani ritengono l’arte un investimento rischioso (66% vs. 27% Millennials USA) mentre la Generazione X si dimostra maggiormente intraprendente rispetto a quella americana (35% considerano l’arte rischiosa vs. 73%).

Questi dati sono importanti per gli operatori di settore e per gli stessi artisti che possono conoscere la nuova generazione di collezionisti destinati, nel prossimo futuro, a dominare il mercato di fascia alta. Capire le scelte di acquisto, le considerazioni di valore e l’approccio all’arte di coloro che si ritroveranno a costituire ingenti patrimoni artistici e trasferirli a nuove generazioni di collezionisti.