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Milano Metropolitana trainata dal segmento immobiliare

L’area metropolitana milanese è una realtà attrattiva, competitiva, internazionale e, come riportato dall’ultima edizione del Globalization and world cities research network, ha reso Milano una delle global-city più rilevanti del continente europeo che, insieme a Londra, Parigi, New York, Singapore, Hong Kong e Tokyo, si posiziona tra le capitali guida del mondo (Indice di competitività delle città europee Scenari Immobiliari: Milano 70/100) e dell’Europa dove è seconda, dietro a Monaco.

Sicuramente, grazie anche al successo della recente Esposizione universale del 2015, Milano si fregia di buona reputazione ed è ben posizionata nella rete internazionale delle grandi metropoli.  In attesa che Brexit porti effetti reali sulle città europee, Milano ha consolidato la leadership in fatto di investimenti immobiliari da parte di soggetti istituzionali, sia fondi italiani che internazionali. Nell’ultimo biennio nel capoluogo lombardo si sono avvicendati investimenti di provenienza estera per oltre quattro miliardi di euro, la metà di quanto investito in tutto il Paese.

Le previsioni, sulla base delle indicazioni raccolte tra i principali operatori, parlano di cifre anche superiori entro il 2018. Oltre 15 miliardi di euro di investimenti immobiliari previsti, secondo il Rapporto 2017 sul mercato immobiliare di Milano e dell’Area Metropolitana – Milano challenger “sul podio d’Europa” – realizzato da Scenari Immobiliari in collaborazione con Vittoria Assicurazioni. Milano non è solo teatro di grandi progetti architettonici di riqualificazione come CityLife, ma anche di una serie di iniziative in corso di realizzazione o già realizzate, da Segrate a Peschiera Borromeo a tutta l’area Sud.

Vale la pena ricordare la riconversione ad Arese dell’area della ex Alfa Romeo che è stata in parte adibita al più grande shopping italiano oltre a funzioni artigianali e terziarie. Rilevante, a Sesto San Giovanni la ri-funzionalizzazione delle aree degli ex stabilimenti Breda, Marelli e delle ex aree Falk per le quali gli accordi di programma prevedono la localizzazione di una polarità riservata ai servizi sanitari (Città della salute e della ricerca) destinata ad accogliere le strutture dell’Istituto neurologico Besta e dell’Istituto nazionale dei tumori, e una polarità commerciale riservata prevalentemente a settori merceologici non alimentari.

È in corso una saldatura tra la parte più periferica di territorio e il centro città che ridisegna Milano come una metropoli internazionale dal forte dinamismo, capace di creare collaborazioni tra il panorama delle imprese e la pubblica amministrazione.

L’assetto infrastrutturale del territorio milanese risulta simile a quello attuato e sperimentato da altre aree metropolitane europee, ovvero un sistema gerarchico fondato sul trasporto pubblico su ferro di scala regionale, nazionale e internazionale, sinergicamente interconnesso, in corrispondenza di specifici nodi, con linee metropolitane prolungate verso l’esterno del sistema urbano. Milano si prospetta essere una città capace di guardare al futuro puntando sulla sostenibilità e la creazione di connessioni ecologiche tra territori e servizi e un minore affidamento alle risorse naturali, sempre più scarse.