Nel contesto attuale, è ancora tempo di investire nell’immobiliare?

La valutazione di un immobile dipende essenzialmente da due fattori: l’evoluzione dei tassi di interesse e il livello degli affitti. Nel contesto economico attuale prevediamo, nel tempo, un certo ritorno dell’inflazione che comporterà anche un graduale aumento dei tassi. Pertanto anche gli affitti commerciali, indicizzati all’inflazione, dovrebbero aumentare, e quindi sostenere le valutazioni degli stabili. Siamo quindi complessivamente ottimisti sulle prospettive a lungo termine del settore immobiliare. La sfida principale per le società di gestione, rimane comunque quella di identificare le aree e i segmenti immobiliari più promettenti viste le grandi differenze nelle opportunità che si presentano.

Un esempio è rappresentato dal progetto “Grand Paris”. L’importante progetto di urbanizzazione della capitale che prevede la creazione di una nuova rete ferroviaria metropolitana chiamata Grand Paris Express e che si svilupperà su 200 chilometri di nuove linee (con treni a guida computerizzata) con la costruzione di 68 nuove stazioni. È il più grande progetto urbano in Europa e intorno alle nuove stazioni si svilupperanno nuovi aggregati urbani residenziali e commerciali. Grazie a questo mega-progetto urbano ed ai giochi olimpici che Parigi ospiterà nel 2024, prevediamo una crescita dei prezzi immobiliari in particolare in alcune aree (come Saint-Denis nel nord della città o Villejuif a sud).

Oltre alla selettività, anche la diversificazione è un elemento chiave nella costruzione di un buon portafoglio d’investimenti immobiliari. Se investire in diversi paesi europei non significa necessariamente trovare rendimenti più elevati (i tassi reali di rendimento lordo nelle grandi città europee sono sostanzialmente simili), permette tuttavia di essere esposti a mercati diversi che hanno cicli di locazione di diverso ritmo e ampiezza ed una ciclicità degli investimenti anch’essa diversa. A titolo di esempio, la Germania gode da tempo di una fase di crescita degli affitti commerciali, mentre la Francia solo ora inizia a dare segnali positivi nella stessa direzione (fonte: La Française Global Real Estate Investment Managers Research). Inoltre, la Germania offre molteplici centri economici sul suo territorio (Amburgo, Francoforte, Berlino, ecc.) chiamati “prime positions”, che consentono una gamma più ampia d’investimenti ed una certa diversificazione geografica nazionale. Al contrario in Francia, quasi il 75% delle opportunità si concentra a Parigi e nell’Ile-de-France, mentre gli investimenti nelle altre realtà urbane regionali tendono ad avere un profilo rischio rendimento che può essere meno interessante. In effetti in Francia la selettività è d’importanza cruciale. Per esempio una città come Bordeaux ora diviene particolarmente attraente, godendo degli effetti della riduzione dei tempi di viaggio con Parigi grazie allo sviluppo del trasporto ferroviario ad alta velocità. Al contrario, città anche più prossime alla capitale come Rouen o Orléans, vedono parte della loro attività economica dirottata verso il centro nell’Ile-de-France e soffrono sul fronte immobiliare commerciale.

In termini di tipologia di attività, gli uffici rimangono la principale asset class in focus per gli investimenti immobiliari. Tuttavia anche in questo caso occorre osservare come oggi le esigenze degli utenti stiano evolvendo e l’attenzione dei proprietari deve concentrarsi sempre di più sull’aspetto dei servizi e sulla flessibilità offerta dagli immobili acquistati e, successivamente, proposti ai locatari. Gli inquilini ora richiedono servizi di “consierge”, di catering aziendale, di spazi comuni, di spazi verdi con giardini, di planimetrie di lavoro flessibili e altro ancora. L’interesse oggi  non si limita però ai soli uffici. Ne riscontriamo per esempio  anche su segmenti specialistici come le residenze gestite, in particolare il cosiddetto “senior housing” per anziani. Si tratta in questo caso di recepire e anticipare il modo in cui l’attività residenziale risponderà ai cambiamenti socio-demografici.

In conclusione sottolineiamo come anche in un contesto economico generalmente sano come quello che viviamo in Europa, ogni mercato immobiliareabbia il proprio ciclo e l’investimento di successo continua a dipendere dalla giusta selettività.

DOCUMENTO PROMOZIONALE PER I CLIENTI NON PROFESSIONALI AI SENSI DELLA DIRETTIVA MIFID. Il contenuto di questo articolo è solo a scopo informativo. Non è un’offerta né una sollecitazione ad investire, né un consiglio o una raccomandazione di investimento su investimenti specifici. Documento pubblicato da La Française AM Finance Service sede 128, boulevard Raspail, 75006 Parigi, Francia, approvato dall’ Autorité de Contrôle Prudentiel et de Résolution in qualità di prestatore di servizi di investimento con il numero 18673 X, una Società affiliata della Française.

Coordinate internet delle Autorità di tutela:  Autorité de Contrôle Prudentiel et de Résolution (ACPR) www.acpr.banque-france.fr, Autorité des Marchés Financiers (AMF) www.amf-france.org.

Contributo a cura di Andrea Bertocchini, Head of Northern Europe & Italy (La Française)

0 commenti

Lascia un Commento

Vuoi partecipare alla discussione?
Sentitevi liberi di contribuire!

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *