Risponde ai bisogni del territorio
Fornisce risposte efficaci ai bisogni del territorio: 19,1% uscita precoce dal sistema di istruzione e formazione dei ragazzi in Campania.
Progetti in corso
Scuola del Fare, Napoli
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Nei locali messi a disposizione dall’Istituto Salesiano di Napoli, nel quartiere Doganella, si sviluppano le aule e i laboratori della Scuola del fare, oltre 1.200 metri quadrati dove si svolgono i corsi di Operatore per la Riparazione dei Veicoli a Motore e di Operatore dei Sistemi e Servizi Logistici. La scuola organizza percorsi formativi di 1.000 ore in cui oltre 400 sono riservate alla parte pratica di insegnamento in laboratorio che simula il lavoro effettivo in magazzino e officina. Le altre 600 ore sono suddivise in formazione su materie scolastiche (matematica, scienze, informatica, religione, educazione fisica, italiano, inglese, storia) e in formazione personale. | Anno di avvio Gennaio 2019 Promotori Obiettivo |
Perchè è una buona prassi?
Camp Now, Brescia
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Camp Now parte come esperimento con il Comune Brescia, dopo un dialogo con Confindustria Brescia e le Camere di Commercio e mira a coinvolgere le 60 scuole secondarie di secondo grado (>50.000 alunni). Un percorso destinato ai ragazzi in fase di orientamento, tra i 15 e i 20 anni, in collaborazione con i principali stakeholder del territorio per favorire un dialogo con il mondo del lavoro che vuole raccontare percorsi professionali responsabili e avvicinare i ragazzi verso le professioni STEM(Science, Technology, Engineering and Mathematics). | Anno di avvio Gennaio 2020 Promotori Obiettivo |
Perchè è una buona prassi?
El Jardin de Adele, Perù
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El Jardin de Adele è un progetto architettonico, educativo e collaborativo nato con la costruzione attraverso manodopera e materiali sostenibili locali (terra cruda, paglia, legno e materiali di recupero), che si svilupperà su una superficie di circa 500 mq in una zona immersa nel verde, nella natura e nel silenzio. Accoglierà fino a 100 bambini in età dai 3 ai 6 anni e avrà tutti i requisiti per essere un ambiente scolastico accogliente, ecologico e a km zero. Infatti, l’impianto della scuola nasce da una progettazione sostenibile che fonde architettura vernacolare, tradizioni locali e risorse a km zero. | Anno di avvio Gennaio 2021 Promotori Obiettivo |
Perchè è una buona prassi?
Come donare?
Cos’è
AIFO Philanthropy Trust Onlus, in quanto trust filantropico, è uno strumento:
- pienamente indipendente,
- trasparente nella gestione della donazione,
- a bassi costi di gestione,
- personalizzabile per progetti dedicati.
Lo scopo è l’erogazione di beni e servizi, a sostegno di persone svantaggiate in ragione di condizioni economiche, sociali o familiari. Particolare riguardo viene rivolto ai soggetti minori e al loro supporto educativo.
Per chi
È utile a ogni persona fisica e giuridica che per le proprie strategie filantropiche desideri avvalersi di una struttura fiscalmente efficiente, già organizzata, metodologicamente guidata e con sistemi di reporting trasparenti.
Struttura
- Disponente iniziale: AIFO – Associazione Italiana Family Officer.
- Apportatori: chiunque voglia partecipare allo scopo del trust.
- Trustee: S.A.F.F.I. SPA – Società per Azioni Fiduciaria Finanziaria Italiana.
- Guardiani: Patrizia Misciattelli delle Ripe, Presidente AIFO, e Roberto Randazzo, Avvocato Partner di R&P Legal.
- Comitato dei Tecnici: Giuseppe Scibetta (Presidente), Stefano De Vecchi Bellini, Daniela Grandi, Elena Giordano, Francesca Romana Lupoi, Patrizia Tammaro e Ludovica Maglione Piromallo. Download.
- Il fondo in trust: è il patrimonio segregato destinato alla realizzazione del/dei programmi filantropici, con particolare focus su progetti educativi.
Progetti
ll Trust si pone il duplice obiettivo di:
- sostenere progetti di enti terzi con comprovati risultati e impatti educativi sulle fasce di popolazione maggiormente svantaggiate
- erogare tramite la propria struttura seminari, corsi, incontri di alfabetizzazione, con focus nella educazione di base e finanziaria.
Come selezioniamo i progetti
I progetti, e di conseguenza gli enti proponenti, saranno selezionati mediante la metodologia AIFO Philanthropy Standard ©, che associa un processo di valutazione ex-ante delle informazioni a successive due diligence, partendo di un’analisi di dati quali-quantitativi concentrata su 7 aree, con 76 KPI. Questa metodologia consente di produrre un’analisi completa dell’impatto sociale dei progetti in analisi, della qualità operativa e organizzativa degli Enti, indicando la capacità di portare piani di sviluppo realmente sostenibili, misurando il capitale umano, trasparenza, e risultati.