,

Il 2017 del mercato immobiliare italiano

I dati emersi dall’ultimo report di Colliers International sul mercato immobiliare italiano evidenziano un incremento di investimenti pari al 43% nel primo semestre 2017 rispetto allo stesso periodo del 2016, con un volume d’affari attorno ai € 5 miliardi, il 62% dei quali (€ 3,1 miliardi) ottenuti insolitamente nel primo trimestre dell’anno. Alla luce di questi dati si può affermare che il 2017 si appresta a diventare un anno di inversione di tendenza per il panorama immobiliare italiano che, negli ultimi 10 anni, ha attraversato momenti di stagnazione. 

Cresce l’interesse degli investitori stranieri che sostengono per il 75% il volume totale di investimenti effettuati (+8% rispetto allo scorso anno). I capitali provenienti da Stati Uniti e Francia rappresentano circa il 52% del valore transato nel segmento, in aumento rispetto alla media investita negli scorsi 3 anni.  Rispetto alla componente di disinvestimenti che si attesta intorno ai € 1,2 miliardi, il risultato è un saldo netto che si mantiene positivo a quasi € 2,5 miliardi.

Il settore trainante è quello degli uffici che registra quasi € 2.4 miliardi nel primo semestre del 2017, rappresentando il 48% di tutto il volume transato in Italia. Milano rimane la destinazione preferita, con il 43% del volume transato, seguita da Roma, in ripresa con il 27% del mercato.

Il comparto retail, globalmente in diminuzione, registra due terzi degli asset collocati tra il Nord Ovest e il Nord Est.

Il segmento hotel si conferma di forte interesse per gli investitori esteri che considerano la nostra penisola un’importante meta turistica la cui offerta risulta non adeguata al flusso di domanda, in particolare russa e asiatica, sia per numero di strutture sia per qualità. Pertanto gli investitori stranieri comprano hotel per ristrutturarli, ammodernarli e adattarli alle esigenze della clientela target.  L’obiettivo è di trasformare da una conduzione famigliare ad una offerta di categoria “cinque stelle”.

Gli investitori asiatici di famiglie Ultra High Net Worth (UHNW) vedono in Italia un interessante mercato di seconde case di alto livello, grazie anche a politiche lungimiranti in termini di rilascio di visti di soggiorno a determinate tipologie di compratori (“Visa schemes”) e alla qualità della vita. Qui l’interesse viene catturato da alcune proprietà uniche partendo da Maremma e Umbria dove i prezzi al metro quadro variano intorno ai 6mila euro, fino ad arrivare alle zone costiere come la Costa Smeralda e Portofino dove i prezzi a metro quadro hanno raggiunto i 20mila euro a seconda di posizione, privacy e architettura dell’immobile.